Sta facendo il giro dei social network questo articolo.
Personalmente sono perplesso, la mia prima impressione è stata di un fotografo in fase calante dal punto di vista della produzione di foto all’altezza della sua fama, che sta sfruttando fino all’osso l’onda lunga del successo.
Le più recenti sono la mostra in Umbria e la sponsorizzazione del contest Sony, senza contare le innumerevoli comparse in eventi vagamente fotografici.
Dal punto di vista del fotoamatore, tutto questo è stimolante e interessante: si scoprono le carte ed i “segreti” del mestiere di uno dei più grandi fotografi contemporanei. Sono sempre stato sostenitore del mercato aperto, e convinto che copiare un metodo o una tecnica di scatto non farà di un fotografo mediocre un bravo fotografo.
Quello che mi chiedo è se tutta questa commercializzazione e diffusione sia spinta da uno spirito di innovazione e apertura della fotografia ad un maggior bacino possibile (usare gli sponsor per incoraggiare le potenzialità creative dei fotografi), o solo da un ragionamento manageriale personale senza prestare troppa cura alle conseguenze (usare la sete di miglioramento dei fotografi per agguantare gli sponsor)??
Cosa ne pensate?