DESCRIZIONE
Lucia Baldini costruirà un percorso finalizzato all’approccio intellettuale e pratico per una adeguata relazione che si pone tra l’Artista e il Fotografo nell’ambito della Scena. In base alla sua esperienza nel campo, guiderà gli allievi attraverso tutte le fasi della realizzazione di un servizio fotografico nell’ambito della scena e del palcoscenico. Verranno esposte le regole per l’approccio emotivo e psicologico con l’artista, e le varie tecniche per la ripresa fotografica in location finendo con la selezione del materiale realizzato, costruendo un percorso che attraverserà alcune delle possibilità espressive legate alla foto di scena
Il workshop è improntato su una prima fase teorica in cui Lucia Baldini presenterà i propri lavori e racconterà la propria esperienza di fotografa legata all’ambito dello spettacolo, i progetti che sta costruendo in questo periodo e la modalità di approcciarsi all’opera creativa dell’Artista con cui si confronta.
Lucia Baldini visionerà i portfoli dei partecipanti per avere un dialogo più diretto con la tipologia e l’approccio di fotografie di ognuno dei partecipanti. I portfoli dovrebbero avere un unico argomento, possibilmente stampati e comunque con un numero di immagini non superiore alle 10 unità.
Alcuni temi affrontati durante il workshop
- il processo della comunicazione;
- la percezione visiva e la psicologia della percezione;
- la “previsualizzazione” e la “messa in scena”;
- il rapporto soggetto/sfondo;
- componenti di forza dell’immagine;
- l’influenza della luce;
- la composizione nel bianco e nero;
- la composizione nel colore;
- i campi ed i piani di ripresa;
- il colore e la sua forza;
- l’equilibrio delle masse cromatiche.
Ci sarà poi una fase pratica del laboratorio in cui gli iscritti potranno interagire fotograficamente con una situazione legata alla scena: danza, recitazione che entrerà in relazione con il gruppo degli iscritti.
Gli elementi da cogliere e da narrare saranno quelli legati al corporalità, il movimento, la musica e all’espressione attraverso la danza
PROGRAMMA DETTAGLIATO
11 Maggio 2019
ore 10:00 – iscrizione dei partecipanti
ore 10:30 – apertura dei lavori – presentazione del lavoro di Lucia Baldini
ore 13:00 – pausa pranzo
ore 15:00 – Visione dei portfoli dei partecipanti
12 Maggio 2019
ore 10:00 – 13.00 – shooting fotografico interagendo tra gli allievi
ore 13:00 – pausa pranzo
ore 15:00 shooting fotografico interagendo tra gli allievi con artisti individuati nel territorio
3° giorno (18 maggio, oppure altro concordato con gli allievi)
dalle 10 alle 14
lettura dei lavori e analisi e visione delle immagini realizzate
SPECIFICHE TECNICHE
– numero minimo 5 iscritti
– numero massimo 15 iscritti
– il livello tecnico degli iscritti deve essere tale da avere una buona autonomia nella gestione delle impostazioni tecniche della macchina fotografica.
attrezzatura consigliata: macchina reflex digitale, obb. medio tele (es.: 28-135 su formato intero) oppure ottiche fisse da 28 a 200mm, computer portatile per il lavoro di post produzione digitale da fare durante i giorni del workshop
info ed iscrizioni: info@luciabaldini.it info@fotoclubpalazzaccio.it
BIOGRAFIA
Lucia Baldini vive a San Giovanni Valdarno, punto di partenza del suo viaggio fotografico. Fin dai primi anni di lavoro, facendo parte della casa discografica Materiali Sonori, attraverso mostre, copertine di dischi e collaborazioni con testate musicali, le sue immagini sono divenute un’importante testimonianza della scena underground musicale degli anni Ottanta. Lavora come fotografa di scena per molte compagnie e festival di teatro e danza. Dal 1990 trova una forte affinità con la cultura del tango argentino. Nel 1997 pubblica il libro fotografico “Giorni di Tango” che diviene il catalogo della mostra omonima. Entra in contatto con le più interessanti realtà legate al tango argentino e nel 2001, in collaborazione con la giornalista Michela Fregona, realizza il volume “Anime Altrove – luoghi e genti del tango argentino in Italia”. Nel 1996, con lo spettacolo “Omaggio a Nijinsky”, diretto da Beppe Menegatti, inizia la collaborazione con Carla Fracci, che durerà per oltre 12 anni. Nel 2003 pubblica per la Materiali Sonori il libro fotografico:“Banda Improvvisa, cinquanta angeli musicanti sospesi su un cielo di note “. Nel 2005 i libri vengono pubblicati due nuovi progetti editoriali: “Carla Fracci – Immagini”: una monografia fotografica che testimonia la lunga collaborazione con la Fracci, e “Tangomalìa”, i due libri divengono mostre che vengono accolte in Italia e all’estero.
Inizia l’attività di fotografa di scena nell’ambito del cinema con il regista Carlo Mazzacurati per il film “La Giusta Distanza” e per “la Passione”.
Nel 2007 le viene commissionato dalla casa editrice Sillabe, in collaborazione con la Soprintendenza di Firenze, un primo libro sui musei fiorentini “Capolavori in bianco e nero” e ne segue nel 2008 un altro “all’improvviso i musei a Firenze” Quest’ultimo sarà una mostra ospitata a Firenze a Villa Bardini.
Con la pubblicazione “Dramma sacro – omaggio al Mantegna” apre un nuovo capitolo di ricerca e sperimentazione dedicato al nudo maschile. Nel 2010 esce per l’editore Postcart di Roma la pubblicazione ”Buenos Aires cafe”, diario di viaggio costruito tra immagini e parole a quattro mani con Michela Fregona. Buenos Aires cafè si è aggiudicato il premio “Marco Bastianelli 2010” come miglior progetto editoriale nell’ambito fotografico.
Per la collana I Diavoletti della casa editrice Titivillus, pubblica i libri “la Grande Foresta” (2012) e “testa di Rame” (2013).
Sempre per la Postcart Edizioni è uscito il saggio fotografico “Luci sulla Ribalta”: un progetto editoriale che va ad indagare il mestiere del fotografo di “scena” attraverso dialoghi con attori, registi, coreografi, musicisti, organizzatori di eventi. Il saggio si snoda tra testi e un ampio corpo fotografico che racconta il lavoro, di oltre 25 anni, come fotografa di scena di Lucia Baldini.
Nel 2012 crea con l’attrice Anna Dimaggio il progetto sociale “Scarpe senza Donne e i Custodi in Cammino”, che attraverso azioni performative e drammaturgiche affronta la tematica della violenza sulle donne.
Dal 2014 inizia a collaborare con attori e compagnie teatrali come aiuto regista e come autrice di testi teatrali.
Nel 2015 crea la casa editrice “in Alto edizioni”: un laboratorio sperimentale editoriale dove suoi progetti fotografici e concettuali diventano libri d’artista realizzate in piccole tirature
Conduce da alcuni anni laboratori e seminari sulla fotografia di spettacolo in scuole di fotografia e corsi universitari.
Inizia nel 1982 la sua carriera espositiva proponendo varie personali dedicate alla ricerca, alla danza e al ritratto Sue opere fanno parte di collezioni private italiane ed estere.
www.luciabaldini.it info@luciabaldini.it