É il 25 Aprile, mi alzo di buon’ora e c’è la nebbia. E ora, che faccio, resto a casa o vado a cercare qualche insetto da fotografare. Di sicuro se resto a casa non trovo niente, invece, se esco, male che vada faccio due passi e prendo una boccata d’aria.
Dopo questa riflessione prendo l’attrezzatura e parto, destinazione Forestello dove c’è il canile del comune di Cavriglia. Non c’è un’alito di vento e ci sono tante belle goccioline di guazza, comincio a muovermi lungo una strada costeggiata da erba alta e casce (Acacie). Ad un certo punto vedo fra l’erba qualcosa che attira la mia attenzione, piazzo la reflex sul cavalletto faccio 2 o 3 scatti e poi mi alzo per proseguire la mia ricerca ma, quando alzo lo sguardo davanti a me vedo qualcosa che mi lascia di stucco, allungo le gambe del cavalletto, cerco l’ingrandimento giusto spostandomi avanti/indietro con il cavalletto, compongo l’inquadratura e faccio 6 scatti. Quando torno a casa sono curioso di vedere il risultato, unisco gli scatti con Photoshop, con la tecnica che mi ha insegnato Mario, e il risultato è questo che vedete.